Albergo diffuso, come nasce l'ospitalità orizzontale
Quando si parla di albergo diffuso ci si riferisce a un sistema di ospitalità orizzontale, nato in Friuli Venezia Giulia, con l’intento di riqualificare il territorio di Carnia colpito dal terremoto del 1976.
L’idea alla base del progetto dell’albergo diffuso era mettere a disposizione di chiunque volesse soggiornare nella zona di Carnia le case appena ripristinate dopo il terremoto. Questa azione così semplice, di fatto, ha avuto un duplice scopo: dare un nuovo slancio all’economia di un territorio in difficoltà e rendere i turisti fruitori attivi della vita della comunità.
Insomma, nel 1976, è nato un nuovo modo di intendere l’ospitalità.
Ma com’è possibile che un sistema nato più di quarant’anni fa, possa diventare soluzione per gli investitori che decidono di puntare sul mercato dell’hospitality dopo il 2020?
Ho deciso di scrivere questo articolo proprio per rispondere a questa domanda, in modo da far comprendere nello specifico perchè investire in un albergo diffuso sia una soluzione estremamente vantaggiosa, che permette di adeguarsi a un mercato in continua evoluzione, anche dopo l’avvento del Coronavirus
Una struttura ricettiva che asseconda il nuovo modello del turismo lento.
Innanzitutto, per poter comprendere quali siano i vantaggi dell’investire nella realizzazione di un albergo diffuso è fondamentale capire che l’avvento del Coronavirus non ha modificato solamente abitudini e relazioni sociali, ma che ha anche dato vita a un nuovo modo di fare turismo, molto più concentrato sulla riscoperta del territorio nazionale e dei piccoli borghi.
Questo nuovo trend chiamato slow tourism, o turismo lento, è basato sulla riscoperta di piccole realtà attraverso attività specifiche come: bike tourism, i cammini, turismo enogastronomico e turismo rurale.
Queste attività si discostano totalmente dalle soluzioni che si trovano nei grandi centri abitati e si concentrano sulle necessità di turisti che prediligono la calma alla frenesia delle grandi metropoli. Insomma, i turisti che praticano lo slow tourism sono alla ricerca di contesti sociali nuovi in cui vivere esperienze indimenticabili che permettano di stringere rapporti umani e di trovare luoghi in cui sentirsi a casa propria.
Il concetto di albergo diffuso abbraccia completamente l’idea alla base dello slow tourism perché permette ai turisti di toccare con mano la vera essenza dei luoghi in cui decidono di soggiornare. Scegliere di alloggiare in un albergo diffuso significa entrare a far parte di una storia nuova, fatta di cultura, tradizioni e soprattutto di uno scambio profondo col territorio e coi suoi abitanti.
Investire nella realizzazione di un albergo diffuso, quindi, significa andare incontro alle esigenze di un nuovo modello di turismo, destinato ad esplodere nei prossimi anni.
Ma che cos’è nello specifico un albergo diffuso?
Albergo diffuso: che cos’è l’ospitalità orizzontale e come funziona.
Come già accennato, un albergo diffuso è un sistema di ospitalità orizzontale, ovvero, una struttura ricettiva che prevede che le soluzioni ospitanti siano disposte orizzontalmente e non come nei classici alberghi, in cui il percorso delle camere si sviluppa verticalmente, attraverso i piani di un singolo edificio.
Di fatto, strutturare un albergo diffuso significa dislocare un’intera struttura ricettiva all’interno di un territorio preesistente che abbia un’identità solida e ben definita selezionando immobili indipendenti tra loro e rendendoli parte di un progetto corale.
Il segreto del successo di un albergo diffuso è la disposizione funzionale dei vari elementi che lo compongono. Idealmente in un albergo diffuso la zona d’accoglienza degli ospiti, ovvero quella che in un albergo sarebbe la reception, si troverà al centro del borgo e tutto il resto dei servizi in un raggio di massimo 300 metri da questa.
Tenendo presente questi parametri si potrebbe pensare che strutturare un albergo diffuso si riduca a scegliere diversi appartamenti per poi poterli dare in affitto.
In realtà la nascita di un albergo diffuso è un percorso che presenta diverse complessità, e proprio per questo motivo deve essere portato a termine avvalendosi dell’aiuto di diverse figure professionali coordinate da un project manager.
Come aprire un albergo diffuso?
il primo step: strutturare il concept.
Per aprire un albergo diffuso innanzitutto è fondamentale strutturare il concept dell’albergo, ovvero il progetto che permetterà di definire le caratteristiche principali della struttura ricettiva, e di individuare in anticipo eventuali problemi o criticità.
Il concept è un documento essenziale per aprire un albergo diffuso, poichè al suo interno saranno indicati:
- la posizione geografica del luogo in cui si è deciso di aprire l’albergo;
- il tipo di offerta del territorio circostante;
- gli edifici selezionati per la realizzazione della struttura, il loro stato al momento della stesura del concept e le finalità con cui verranno utilizzati;
- tutti i dettagli che andranno a definire l’identità dell’albergo, come il nome dell’albergo, il tipo di servizi che si intende offrire, il tipo di utenza che si vuole intercettare e come si intende farlo;
- una progettazione di massima degli spazi, nella quale saranno indicate sia le attrezzature che la disposizione degli alloggi e delle aree comuni.
Strutturare il concept di un albergo diffuso significa, di fatto, tracciare un percorso da seguire. Un percorso che sarà funzionale sia alla vera e propria realizzazione che all’avviamento dell’attività.
Grazie al concept, infatti, sarà possibile stabilire un budget per poter richiedere i finanziamenti necessari alla realizzazione della struttura ricettiva e, inoltre, verranno raccolte diverse informazioni da inserire all’interno della Scia, come la denominazione dell’albergo, il luogo in cui sarà situato, la capacità ricettiva di ogni abitazione e la definizione degli spazi di vendita.
Il secondo step: la parte economico amministrativa.
Per quanto riguarda la parte economico amministrativa,i passi necessari per avviare un albergo diffuso sono i seguenti:
- la definizione della forma costitutiva dell’impresa che dovrà gestire l’albergo diffuso;
- la richiesta dei finanziamenti necessari a supportare l’intera operazione
- la presentazione della Scia, ovvero della segnalazione certificata dell’inizio di attività, presso lo sportello delle attività produttive del comune di competenza.
Ma come avviene il processo di realizzazione vero e proprio?
Il terzo step: la realizzazione
Il terzo step, ovvero il percorso che conduce dalla progettazione alla realizzazione di un albergo diffuso è forse la parte più complessa di tutto il processo, in quanto prevede la gestione del lavoro di più figure professionali, che devono collaborare sinergicamente.
Per poter affrontare questo processo è necessario, quindi, rivolgersi a qualcuno che sappia ideare un progetto integrato e, al contempo, coordinare la realizzazione corale dell’albergo diffuso, monitorando tutti i professionisti coinvolti, la gestione delle tempistiche e, soprattutto risolvendo eventuali problemi che dovessero presentarsi durante le varie fasi di progetto ed esecuzioni dei lavori.
Come ho accennato prima, questa figura si chiama project manager, e si occupa di tutte le fasi della progettazione e della realizzazione della struttura ricettiva.
Il project manager avrà un ruolo attivo sia nella prima fase di redazione del concept che nelle seguenti fasi di progettazione e coordinamento alla realizzazione dell’albergo diffuso.
Durante la supervisione del progetto, infatti, il project manager si occuperà di:
- effettuare una prima indagine conoscitiva per raccogliere e organizzare tutte le informazioni necessarie alla realizzazione della struttura;
- analizzare le informazioni per individuare, e risolvere, eventuali criticità e problemi;
- redigere il progetto esecutivo, o i singoli progetti che costituiranno i campi di intervento;
- selezionare i professionisti che realizzeranno il progetto coordinato, e che effettueranno la supervisione delle opere;
- dirigere lo svolgimento dei lavori e soprattutto monitorare il rispetto delle tempistiche da parte di tutti i professionisti.
Tutti questi step necessitano di competenza, professionalità e un’elevata capacità di problem solving qualità che si sviluppano solamente dopo aver realizzato decine di strutture ricettive. Proprio per questo motivo è praticamente impossibile supervisionare in completa autonomia l’intera realizzazione di un albergo diffuso.
Perché è conveniente investire nell’apertura di un albergo diffuso?
Il fattore accessibilità.
Naturalmente covid free
La possibilità di operare 12 mesi l'anno e ammortamento dei costi di gestione
Le strutture dislocate sul territorio permettono sia di gestire il personale capillarmente, in base al numero di ospiti presenti nelle camere – suite che di andare ad attivare per unità locata i servizi camera, riscaldamento compreso, riducendo i costi fissi e le spese.
Molteplici opportunità di accedere a finanziamenti e bonus
Maggiore convenienza per gli ospiti
Insomma, se si vuole investire nel settore dell’hospitality nel 2021 aprire un albergo diffuso è sicuramente un’opzione da tenere in considerazione.
A chi rivolgersi per aprire un albergo diffuso?
Come già accennato, per aprire un albergo diffuso è fondamentale avvalersi dell’aiuto di un project manager con esperienza, che sappia gestire professionisti e fasi di lavoro, rispettando le tempistiche e portando a termine gli obiettivi realizzando ambienti belli e funzionali operando con un budget prestabilito.
Il mio compito in quanto consulente e interior designer specializzato nel settore Ho.Re.Ca. è quello affiancare gli imprenditori che desiderano aprire un albergo diffuso mettendo al loro servizio:
- 35 anni di esperienza nella realizzazione di alberghi, strutture ricettive e di locali a destinazione food;
- il mio rapporto diretto con le migliori aziende italiane di realizzazione per il settore Ho.Re.Ca, che producono arredi e complementi di altissima qualità e, soprattutto, completamente Made in Italy;
- la mia professionalità – dal momento che non sono un’azienda di arredamento, ma un consulente, il mio compito non è venderti prodotti precostruiti ma scegliere quelli più adatti alla tua attività, rendendo ogni spazio funzionale e funzionante e, soprattutto in grado di generare reddito.
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